.

.

.

.

.

.

.

.

mercoledì 6 giugno 2012

R O B E R T A B I A N C O

B A C I A R N E     R O B O T 
C O R O N A T E     B A R B I 


S.

Stamane siamo soli sulla spiaggia salata saltellando senza sandali sui sassi. Staremo stesi sotto splendenti stelle sentendo suoni soavi, sognando semplici sorrisi.

domenica 3 giugno 2012


Tempo fa (in fondo poi non troppo) la Calabria era una regione capace di incantare chiunque avesse l’opportunità di ammirarla. Non c’era mare che potesse competere con la limpidezza e la freschezza calabrese, nessun cielo degno di far da cornice ai magnifici paesaggi presenti.
Chiunque si trovasse a visitare la zona veniva assalito da un senso di impotenza tale da indurre a inventare storie assurde per giustificare almeno un minimo l’esagerata grandezza del posto.
Da un punto del cielo non ben definito vi erano delle potenze divine già da tempo soddisfatte di ciò che accadeva sulla Terra. Lodavano gli abitanti della bella regione con giornate miti, prati in fiore, acque limpide, orgogliosi del loro accurato operato.
In Calabria non esisteva distinzione tra giorno e notte: nè il Sole, nè la Luna accettavano l’idea di abbandonare quell’azzurro così sconfinato da ospitarli comodamente entrambi.
Durante una festa organizzata con l’aiuto del dio Faileo, un contadino della vigna di Cirò offrì a tutti gli invitati un sorso della riserva del ‘78. Estasiato dal sapore del suo prodotto, esclamò: “Oh mia Calabria, sei il Paradiso terrestre”.
Con ciò, gli dei adirati dall’inopportuno paragone, decisero di punire severamente il gesto arrogante.
La bellezza evidente della Calabria venne cancellata e custodita solo negli occhi di chi, umilmente, conservò il suo ricordo nel cuore.

sabato 2 giugno 2012

Rino ha sempre trent'anni, Rino vive.

Il 2 giugno dell'81 moriva a Roma il grande cantante calabrese Rino Gaetano.
 L'incidente fatale avvenne lungo via Nomentana e la morte arrivò a causa delle ferite molto gravi. 
Il cantante ormai in fin di vita si trovò rifiutato per diversi motivi da ben cinque ospedali e ciò fu un avvenimento che fece parlare molto, non solo per il dispiacere dell'accaduto ma anche per la strana somiglianza con la storia narrata da lui stesso in una delle sue canzoni. Infatti, ne "La ballata di Renzo", Rino diceva : "Quando Renzo morì io ero al bar
la strada molto lunga s'andò al San Camillo e lì non lo vollero per l'orario la strada tutta scura s'andò al San Giovanni
e li non l'accettarono per lo sciopero..."
Oggi, 2 giugno 2012, voglio ricordarlo così.


L'arte di Nick Spatari.

Sembra di precipitare nella tana del Bianconiglio, come successe ad Alice, ed esplorare un mondo delle meraviglie, quando si arriva al museo di arte moderna "Parco Museo Santa Barbara" (Mu.sa.ba).













Nel territorio di Mammola (provincia di Reggio Calabria), il parco-museo è stato progettato interamente da Nick Spatari: autore di numerose opere in luoghi di culto calabresi.
Ogni opera collocata nel parco interagisce col paesaggio circostante. Il luogo unisce natura e cultura, arte contemporanea ed ambiente, antico e moderno.
















Al centro del chiostro della Foresteria, Spatari ha eretto una scultura in ferro di un uomo alto 15 m: "L'Ombra della Sera", riferendosi ad un bronzo etrusco che ritrae un africano.









L'artista onora il ricordo della civiltà etrusca, di casa in Calabria parecchi anni fa.




La struttura è diventata residence per artisti o studenti che hanno intenzione di seguire stage e corsi.








L'ex complesso di Santa Barbara ospita la collezione di opere moderne dell'artista che rappresentano al massimo la visione del mondo con gli occhi di Spatari.




 Tutta la decorazione tridimensionale del tetto "Il Sogno di Giacobbe" racconta, oltre l'epopea di Giacobbe, la vita dell'uomo con le sconfitte e le vittorie, i dolori e gli amori.





















Oltre a far sentire il visitatore pubblico di grandi emozioni fatte arte, Spatari offre l'occasione di prendere parte ad un laboratorio creativo dove, sotto la supervisione dell'artista stesso, ognuno può realizzare un personale mosaico.



Le opere dell'artista calabrese sposano alla perfezione i paesaggi e le strutture di questa splendida regione dando vita ad un posto magico e travolgente che coinvolge a pieno ogni visitatore.